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Colorno, 5 Novembre 2021

Nuova training room inaugurata alla Wittur Italia a Colorno

Wittur Italia insieme alla collaborazione dell’istituto Kaizen di Bologna ha ufficialmente iniziato un progetto di formazione rivolto agli operatori delle linee di montaggio che consentirà un approccio più efficace e strutturato.
L'obiettivo iniziale del Progetto è quello di sviluppare una formazione per tutti i nuovi operatori delle linee di assemblaggio.

Oltre ad argomenti generali come la sicurezza, sono state effettuate sessioni specifiche con un formatore per tutte le operazioni richieste sulla linea di assemblaggio. Durante il progetto, sono stati definiti i primi due formatori Wittur su Kaizen che avranno il compito di insegnare come suddividere ogni fase di lavoro, come creare uno standard e trasmetterlo agli altri. Un'altra parte del progetto è stata invece dedicata alla creazione di un sistema di valutazione oggettivo sull'efficacia di ogni formazione.

Wittur Italia insieme alla collaborazione dell’istituto Kaizen di Bologna ha ufficialmente iniziato un progetto di formazione rivolto agli operatori delle linee di montaggio che consentirà un approccio più efficace e strutturato.

L' obiettivo iniziale del Progetto è quello di sviluppare una formazione per tutti i nuovi operatori delle linee di assemblaggio.
Oltre ad argomenti generali come la sicurezza, sono state effettuate sessioni specifiche con un formatore per tutte le operazioni richieste sulla linea di assemblaggio. Durante il progetto, sono stati definiti i primi due formatori Wittur su Kaizen che avranno il compito di insegnare come suddividere ogni fase di lavoro, come creare uno standard e trasmetterlo agli altri. Un'altra parte del progetto è stata invece dedicata alla creazione di un sistema di valutazione oggettivo sull'efficacia di ogni formazione.
 
 
L’iniziativa è stata introdotta e sponsorizzata da Hervé Guesquières, Wittur Global Industrial Engineering Director,è stata poi condotta da: Laura Montanari, Process Industrialization & Lean Manager presso Wittur SpA, e da Paolo Staibano, Production Manager di Wittur SpA.

Come hanno spiegato Laura e Paolo nella loro presentazione, la base di questo progetto di formazione è il lavoro preliminare di creazione di una procedura standard documentata per ogni posto di lavoro della linea di assemblaggio. Prima della formalizzazione, ciascuno step, così come la corretta sequenza delle operazioni, sono stati testati e validati nella procedura. Questa si è rivelata una sfida formidabile - le operazioni da eseguire per la linea di montaggio di Augusta Evo sono state divise in non meno di 104 attività di base per due linee di montaggio, e un totale di 38 sono state completamente descritte, testate, contestate e validate sotto l’assistenza e la supervisione di Giancarlo Gavioli e Marco Vicentini dell’istituto Kaizen.

E' stata inaugurata anche una nuova training room, in cui tutti i posti di lavoro sulle linee di montaggio possono essere simulati con condizioni di lavoro reali e in totale sicurezza. In questa nuova training room la documentazione viene conservata, utilizzata, messa in discussione e migliorata durante i corsi.
Alla fine della prima parte di questo progetto, due dipendenti di Wittur Colorno, Lorenzo Biancaniello e Matteo Artoni, hanno ricevuto il diploma di formatore, entrambi sono ufficialmente abilitati ad eseguire la formazione iniziale rivolta agli operatori delle linee di montaggio di Augusta Evo, di meccanismi e di operatori standard.

Laura Montanari ha sottolineato che la maggior parte dello sforzo del progetto è stato sui nuovi formatori: "dovevano ragionare in modo diverso, cambiare la loro mentalità e creare standard chiari in modo che ogni persona di Wittur potesse affrontare il proprio lavoro nel modo più ottimizzato". All’'inizio c’è stata un po’ di perplessità, in quanto abbiamo dovuto convincere tutte le altre funzioni aziendali dell'utilità del progetto e in alcuni casi superare qualche scetticismo".

Paolo Staibano sottolinea i vantaggi dell'approccio adottato: "è stato un duro lavoro preparare l'aula di formazione; oltre a questo, i nostri formatori dovevano entrare nel vivo delle cose e capire non solo come deve essere eseguita ogni fase della produzione, ma anche il perché. Questo si è rivelato un chiaro vantaggio: siamo stati in grado di migliorare molti processi e le nostre capacità di insegnamento sono state notevolmente migliorate. A volte è stato necessario mettere in discussione le priorità per far funzionare il progetto, ma alla fine i risultati dei primi training hanno ripagato i nostri sforzi iniziali ed hanno convinto anche tutti nostri colleghi che eravamo sulla strada giusta. Un supervisore della produzione ha confidato che, grazie a questo nuovo progetto, ha avuto personale più qualificato fin dall’inizio, con meno bisogno di coaching e supervisione da parte sua.

Lorenzo Biancagnello e Matteo Artoni, i nuovi formatori, hanno entrambi espresso la loro soddisfazione: "Per me è stata un'opportunità di miglioramento. Vengo dalla catena di montaggio e purtroppo all’inizio ho ricevuto meno formazione rispetto a quella che è possibile avere grazie a questo progetto! ". "Ho iniziato questo progetto per poter fare qualcosa di diverso. Poi, passo dopo passo, quando ho iniziato a suddividere ogni compito e a descriverlo, ho iniziato a capire. Ho imparato cose nuove; ora mi sento più preparato professionalmente".

"I nostri colleghi erano molto dubbiosi all'inizio, alcuni di loro ci prendevano in giro e ci chiamavano "professori". Poi, quando hanno visto i primi risultati, hanno capito che il nostro lavoro è utile, e ora sono desiderosi di collaborare con noi. Mentre prima alcuni potevano lavorare solo su determinati processi di lavoro, adesso i colleghi essendo più formati possono operare in più attività fin dall’inizio.

"Ecco un caso specifico che abbiamo riscontrato: da alcune settimane uno dei nostri tirocinanti lavorava sulla linea, qualche settimana dopo lo abbiamo formato  utilizzando la nuova procedura. Dopo la nuova formazione, è rimasto soddisfatto in quanto ora è consapevole del significato di ogni operazione che svolge quotidianamente sulla linea, sentendosi più a suo agio, più preparato e d’aiuto ai colleghi”

Gianluca Sangermano, responsabile HR Italia, ha sottolineato che "con questo progetto trasferiamo la competenza produttiva dalla mente delle persone che lavorano sulla linea al centro di formazione, e siamo in grado di diffondere le migliori tecniche e dare alle persone le informazioni giuste per eseguirle al meglio".

Alberto Carini, responsabile delle operazioni del Cluster Wittur e Ungheria, si è detto molto soddisfatto dell'attività: "Penso davvero che questo sia un passo importante nella direzione di una qualità sempre più costante dei nostri prodotti e della sicurezza del nostro ambiente di lavoro. Mi piace soprattutto l'idea di essere ora in grado di fornire ad ogni dipendente una formazione appropriata per livellare la sua capacità e dare alla nostra produzione un approccio flessibile, in quanto le persone saranno in grado, grazie a questi specifici corsi di formazione, di eseguire più compiti in diverse linee di produzione".

Alla fine della cerimonia di inaugurazione, Laura Montanari ha ricevuto un simbolo speciale:la bambola Daruma , un talismano giapponese, auspicio di buona fortuna durante un processo di cambiamento. Questa bambola è inizialmente cieca, da qui gli occhi bianchi. Una volta iniziato e stabilito il processo di cambiamento, gli attori chiave possono disegnare una delle pupille. La bambola guarderà costantemente con un occhio alla continuazione del progetto, e sarà il segno visibile che è necessario un ulteriore lavoro. Solo quando gli obbiettivi saranno raggiunti con successo, il leader del progetto potrà disegnare anche la seconda pupilla, completando la bambola, e ciò significa estendere la formazione ad altre linee di produzione, istruire più formatori e fare più corsi alle persone che lavorano sulle linee di produzione. Aspettiamo con ansia questo momento!