Federica Villa
Ascensori e accademia. Una strana coppia fino a qualche anno fa, ma che oggi grazie a nuove sensibilità presenti nel mondo accademico e alla lungimiranza degli operatori di settore è diventata un fatto acquisito. A distanza di due anni, si è rinnovato il 14 dicembre scorso l’appuntamento con il seminario “Oltre il quadrato e la X - Il progetto dell’ascensore in architettura” (2a edizione - auditorium Cotonificio veneziano), organizzato dall’Università Iuav di Venezia, Dip. Architettura Costruzione e Conservazione, e sostenuto da primarie aziende e associazioni di settore. Il coordinamento e la presentazione sono stati a cura di Dario Trabucco, Iuav /Ctbuh , e Elena Giacomello, Iuav. Elevatori ha partecipato in qualità di media partner.
ASCENSORI MARINE Gianluca Ferrari, Wittur; Luciano Spotti, Wittur Marine; Tiziano Caresani, ICM L’intervento marine si è composto di più voci. Qui l’accademia ha lasciato il passo al know-how di impresa, che nel mercato matura conoscenze e sperimenta soluzioni. È stato Gianluca Ferrari - direttore Vendite Italia & Export della Corporate director Business Development di Wittur - a esporre la cornice nella quale si inserisce il fenomeno crociere. Il megatrend generale, di cui questo business turistico gode, è quello dell’invecchiamento della popolazione, dato ormai consolidato nei paesi tradizionali dello sviluppo economico. Si pensi che dal 2009 al 2015 si è passati da 17.8 milioni di passeggeri a 23 milioni e che, sempre nello stesso periodo, la capacità delle navi da crociera è cresciuta del 18% (fonte: Clia).
La tendenza tuttavia non interessa solo i grandi equipaggi, ma anche un settore più elitario e di nicchia quale quello degli yatch. Nel merito tecnico della costruzione di ascensori per il settore marine è entrato Luciano Spotti - responsabile di produzione Wittur Marine - che in apertura del suo intervento ha ricordato come la costruzione navale in Italia sia un’eccellenza industriale, anche se non sempre riconosciuta.
Spotti ha ricordato che la prima cosa che un progettista deve tenere a mente quando progetta un ascensore per nave (di qualsiasi dimensione essa sia) è che tale impianto sarà soggetto a sollecitazioni continue (beccheggio e rollio). Fondamentale quindi sapere che esistono precise norme di riferimento e prescrizioni per la sicurezza da seguire, a cui si aggiungono requisiti tecnici da rispettare nella realizzazione dei singoli componenti (ad es. arcate e porte - direttive IMO e MED).
Navi da crociera a parte, un contributo all’approfondimento del segmento yacht, è arrivato da Tiziano Caresani - responsabile Ufficio tecnico, R&D e Certificazioni, ICM - che ha presentato un case study relativo alla progettazione di uno speciale impianto tondo per un lussuoso yacht privato. Curiosamente per questo tipo di barche l’ascensore è una novità degli ultimi 15 anni e, vista la peculiarità dell’ambiente, non è possibile parlare di standardizzazione del prodotto: tutto il lavoro è custom, senza (probabilmente) limiti di budget. Nel caso presentato, l’ascensore è stato posto al centro della nave, diventando in tal modo fulcro dell’organizzazione dello spazio circostante.
Un ruolo importantissimo negli ambienti cruise è giocato dall’interior design. Una esigenza spesso stringente e prioritaria, a cui i produttori sono in grado rispondere in modo pregevole dando forma a qualsiasi desiderio immaginifico del committente. Va ricordato però, aggiungiamo noi, che tale comprensibile rilevanza non esaurisce la complessità del rapporto architettura e trasporto verticale.
Ascensori e accademia. Una strana coppia fino a qualche anno fa, ma che oggi grazie a nuove sensibilità presenti nel mondo accademico e alla lungimiranza degli operatori di settore è diventata un fatto acquisito. A distanza di due anni, si è rinnovato il 14 dicembre scorso l’appuntamento con il seminario “Oltre il quadrato e la X - Il progetto dell’ascensore in architettura” (2a edizione - auditorium Cotonificio veneziano), organizzato dall’Università Iuav di Venezia, Dip. Architettura Costruzione e Conservazione, e sostenuto da primarie aziende e associazioni di settore. Il coordinamento e la presentazione sono stati a cura di Dario Trabucco, Iuav /Ctbuh , e Elena Giacomello, Iuav. Elevatori ha partecipato in qualità di media partner.
ASCENSORI MARINE Gianluca Ferrari, Wittur; Luciano Spotti, Wittur Marine; Tiziano Caresani, ICM L’intervento marine si è composto di più voci. Qui l’accademia ha lasciato il passo al know-how di impresa, che nel mercato matura conoscenze e sperimenta soluzioni. È stato Gianluca Ferrari - direttore Vendite Italia & Export della Corporate director Business Development di Wittur - a esporre la cornice nella quale si inserisce il fenomeno crociere. Il megatrend generale, di cui questo business turistico gode, è quello dell’invecchiamento della popolazione, dato ormai consolidato nei paesi tradizionali dello sviluppo economico. Si pensi che dal 2009 al 2015 si è passati da 17.8 milioni di passeggeri a 23 milioni e che, sempre nello stesso periodo, la capacità delle navi da crociera è cresciuta del 18% (fonte: Clia).
La tendenza tuttavia non interessa solo i grandi equipaggi, ma anche un settore più elitario e di nicchia quale quello degli yatch. Nel merito tecnico della costruzione di ascensori per il settore marine è entrato Luciano Spotti - responsabile di produzione Wittur Marine - che in apertura del suo intervento ha ricordato come la costruzione navale in Italia sia un’eccellenza industriale, anche se non sempre riconosciuta.
Spotti ha ricordato che la prima cosa che un progettista deve tenere a mente quando progetta un ascensore per nave (di qualsiasi dimensione essa sia) è che tale impianto sarà soggetto a sollecitazioni continue (beccheggio e rollio). Fondamentale quindi sapere che esistono precise norme di riferimento e prescrizioni per la sicurezza da seguire, a cui si aggiungono requisiti tecnici da rispettare nella realizzazione dei singoli componenti (ad es. arcate e porte - direttive IMO e MED).
Navi da crociera a parte, un contributo all’approfondimento del segmento yacht, è arrivato da Tiziano Caresani - responsabile Ufficio tecnico, R&D e Certificazioni, ICM - che ha presentato un case study relativo alla progettazione di uno speciale impianto tondo per un lussuoso yacht privato. Curiosamente per questo tipo di barche l’ascensore è una novità degli ultimi 15 anni e, vista la peculiarità dell’ambiente, non è possibile parlare di standardizzazione del prodotto: tutto il lavoro è custom, senza (probabilmente) limiti di budget. Nel caso presentato, l’ascensore è stato posto al centro della nave, diventando in tal modo fulcro dell’organizzazione dello spazio circostante.
Un ruolo importantissimo negli ambienti cruise è giocato dall’interior design. Una esigenza spesso stringente e prioritaria, a cui i produttori sono in grado rispondere in modo pregevole dando forma a qualsiasi desiderio immaginifico del committente. Va ricordato però, aggiungiamo noi, che tale comprensibile rilevanza non esaurisce la complessità del rapporto architettura e trasporto verticale.
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